Dirimpetto la cappella e la casa di John Wesley, il fondatore del Metodismo (descritto nel mio post a https://longoio3.wordpress.com/2018/11/22/john-wesley-a-londra/), c’è forse uno dei campisanti più emozionanti di Londra. Si chiama Bunhill fields (derivante da ‘Bone’ – Ossa, ‘Hill’- collina). Il camposanto è stato particolarmente favoreggiato dai religiosi non-conformisti, cioè i protestanti non anglicani: i quaccheri e i battisti in particolare. Ivi sono sepolti, tra altri, il sommo poeta William Blake (1757-1827).
Le sue poesie sulla pecorella e sul leone sono note alla maggior parte dei bambini inglesi. Per me, però, il poema sulla tragica condizione umana di così tanti nell’ottocento Londinese colpisce particolarmente, poiché in numerosi istanti poco sembra essere cambiato per il meglio da quell’epoca:
I wander thro’ each charter’d street, Near where the charter’d Thames does flow, And mark in every face I meet, Marks of weakness, marks of woe. In every cry of every Man, How the Chimney-sweeper’s cry But most, thro’ midnight streets I hear |
Vago attraverso le strade monopolizzate, Vicino a dove scorre il Tamigi monopolizzato, E noto in ogni faccia che incontro I segni della debolezza, i segni del dolore. In ogni pianto di ogni uomo, Come il pianto dello spazzacamino Ma, maggiormente, attraverso le vie di mezzanotte sento |
L’autore di ‘Robinson Crusoè,
Daniel Defoe (1660-1731), è qui sepolto:
E anche l’autore di quella bellissima allegoria sulla vita cristiana, ‘Pilgrim’s progress’, (Il pellegrinaggio del Cristiano) John Bunyan (1628-88).
che contiene questo meraviglioso inno (mie trad):
Who would true valour see, Let him come hither; One here will constant be, Come wind, come weather; There’s no discouragement Shall make him once relent His first avowed intent To be a pilgrim.
Whoso beset him round |
Hobgoblin nor foul fiend
Can daunt his spirit,
He knows he at the end
Shall life inherit.
Then fancies fly away,
He’ll fear not what men say,
He’ll labour night and day
To be a pilgrim.
Chi vedrebbe il vero valore,
Lascialo venire qui;
Qui sarà costante,
Venga il vento, venga il tempo.
Non c’è scoraggiamento;
Che lo farà cedere una volta
Il suo primo dichiarato intento
Di essere un pellegrino
Chiunque lo abbia circondato
Con storie lugubri
Confondono solo loro stessi;
La sua forza è tanto di più.
Nessun leone può spaventarlo,
Lotterà con un gigante,
Avrà il diritto
Di essere un pellegrino
Né folletto, né demone fallo
Può scoraggiare il proprio spirito,
Conosce che alla fine
Erediterà la vita.
Poi le fantasie voleranno via,
Non avrà paura di quello che dicono gli uomini,
Lavorerà giorno e notte
Per essere un pellegrino
La mia visita fu una miracolosa fusione della morte con la nuova vita poiché i narcisi primaverili, come un mare, ondeggiavano tra le tombe.
Tra i narcisi
le pietre della morte
in vita nuova.
Most interesting blog and the special original way that you weave various thoughts into a complex whole in which you use your grey matter and I can virtually hear those synapses snapping the beauty of the poems and your most original way in which you produce the fabric I have in truth to return to Pilgrims Progres which I have never managed to complete reading. I would like to go back to see William Blakes drawings very imaginative indeed . Daniel Defoe Robinson Crusoe needs to be reread too!
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